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domenica 14 gennaio 2018

Lampedusa - Lampione: breve ma veridica cronaca di una traversata





Lampione...laggiù (da Lampedusa Punta Ponente)


16 - 22 luglio 2017 Lampedusa - Lampione: breve ma veridica cronaca di una traversata






















Parte prima.
Arrivo a Lampedusa per tentare la traversata Lampione - Lampedusa, insieme a Enrico Giacomin che l'ha ideata (...matriiii è da settembre 2015 che me ne parla).
Traversata fissata martedì 18 luglio, e ... rinviata subito a mercoledì dato che le previsioni danno il mare in miglioramento.
Anzi no, facciamo sabato perché il mare migliora ancora e in più abbiamo la certezza di avere il gommone dell'AMP e il medico.


Il B&B di Paola&Melo
















La Capitaneria di Lampedusa autorizza, l'AMP di Lampedusa garantisce l'assistenza del gommone, il Pelagos Diving Center di Lampedusa (https://www.pelagoslampedusa.it/portal/it/) si fa carico dello sforzo organizzativo della traversata (grazie Rocco C. e Simone D.). 

Nel frattempo dormo (nel bellissimo B&B di Paola&Melo http://www.paolaemelo.it/main/home.jsp), nuoto, giro con bici .... foro la bici , rompo gli occhiali non do pace a Enrico finché non portiamo da mangiare ai canuzzi di Punta Ponente  e faccio scongiuri a base di gin tonic (con Enrico, ovvio). 

I canuzzi di Punta Ponente

La traversata è fissata per sabato 22 anche se il mare, contrariamente alle previsioni iniziali, viene dato in peggioramento a causa del vento di scirocco che ha preso a soffiare.. (segue...).

Parte seconda
Riassunto della prima puntata: il duetto Giacomin-Peron giunge a Lampedusa con l'ambizioso obiettivo di tentare la traversata a nuoto mai tentata prima, da Lampione a Lampedusa (Spiaggia dei Conigli): circa 12 miglia nautiche, inizialmente fissata per il 18 luglio, poi rinviata al 19 e infine spostata al 22.
In attesa degli eventi, ogni due ore consultano siti meteo, sperano, discutono, preparano l'istanza di autorizzazione, nuotano, fanno il pieno di carboidrati (vabbè si anche qualche gin tonic, un paio di birre, del buon vino e tanto caffè) e con la scusa dell'organizzazione si accampano presso il Pelagos DivingCenter 


Il briefing al Pelagos Diving Center di Lampedusa
Venerdì 21.07.2017, h 18,30 al briefing sono presenti:Enrico sua moglie Marina;
Rocco C. e Priscilla R., che organizzano, coordinano, ci supportano (e sopportano, con pazienza e entusiasmo); 
Simone D. che guiderà il Risal del Pelagos e terrà la rotta;‍
Rosanna, medico di bordo che, pur se contattata all'ultimo momento, ha aderito subito con grande entusiasmo;
Salvatore T., del A.M.P. di Lampedusa che guiderà il gommone; 
Andrea F. a cui verrà affidato il compito di passarmi i rifornimenti;
... ed io, che dopo aver bucato la bici nel tentativo di portare da mangiare ai canuzzi di Punta Ponente, ciondolo presso il Pelagos chiacchierando con Nicola R. (ehi ora so tutto sul DAN!).

Fantastico ci siamo tutti e abbiano tutto! …Compreso il mare contro: soffia vento di scirocco ed è impossibile possibile fare la traversata da Lampione a Lampedusa.
L’unica decisione sensata da prendere diventa quella di accorciare il percorso di un paio di miglia e, soprattutto, di invertirlo: partenza da Lampedusa, Punta Ponente (ehi dove ci sono i canuzzi ai quali abbiamo portato da mangiare, ci porterà bene lo sento!) arrivo a Lampione.
Ricevuto il benestare dalla Capitaneria (sempre cortesi, disponibili ed efficienti), fissiamo la partenza per le 7 di sabato mattina per arrivare a Punta Ponente alle 7.30 e iniziare la traversata.


Sabato 22.07.2017 sveglia alle 5.30 colazione a base di miele e fette biscottate, 20 minuti di tortura e sudore per entrare nel costume poi Carmelo, del bellissimo e ospitalissimo (nonché pieno di libri) B&B Paola&Melo mi accompagna al porto e via sul Risos direzione Capo Ponente.
Enrico, quando passiamo davanti alla spiaggia dei conigli, si acciglia e brontola: “la prossima volta però arriviamo qui”.
Io penso preoccupata : “come la prossima volta? Una non basta?
E intanto ripasso le cinque regole che un nuotatore di fondo è bene che tenga presente (come mi hanno insegnato i miei amici d'oltreoceano):


1) Quiet hard work
2) Happy attitude
3) Relentless discipline and focus.
4) Unselfish spirit.
5) Humble person



L'unico motivo per cui c'è acqua nel nostro pianeta è che l'idrogeno si lega all'ossigeno. È un'unione libera in cui ogni molecola si lega costantemente e alternativamente alle altre in una sorta di danza in cui le molecole si combinano ad un ritmo vertiginoso in varianti sempre nuove*


Sabato mattina il vento di scirocco collabora attivamente alla combinazione di nuove varianti
Difatti alla partenza, dopo poche bracciate, il mare ci rotola subito addosso con lunghe onde che sferzano sul lato sinistro, che sollevano, spingono avanti nel cavo dell’onda e risucchiano un po’ indietro per spingere nuovamente. Ogni volta che vedo l'onda arrivare laterale provo ad accelerare (ehm ...come può accelerare un ronzino di mare), cercando di sfruttare la spinta e di non perdere la presa dell'acqua per evitare di mulinare inutilmente le braccia nell'aria.












A Lampedusa il mare ha una trasparenza di colori cristallini che progressivamente vira da un azzurro nontiscordardimé a un azzurro fiordaliso, per poi tingersi di blu cobalto man mano che avanziamo in mare aperto.
In quel blu si diramano mille pensieri, poi ogni tanto alzo la testa,Lampione non si vede sembra scomparsa, ma vedo il Risal guidato da Simone che cerca la rotta tra le onde beccheggiando a destra e a sinistra, come le bateau ivre. Altre volte ancora alzo la testa e non vedo nulla se non onde su onde che rotolano via in un gioco senza fine.
Poi cerco il gommone dell'A.M.P., guidato con grande perizia da Salvatore, che sta sulla mia destra e mi pare che dondoli su e giù tra come un cavallino delle giostre al ritmo delle onde. Dal gommone, ogni mezz'ora, Andrea, competente e preciso, mi passa i rifornimenti e mi incoraggia.
All'inizio penso "ma che bello!", quanto mare!  quante onde! quanto blu! Fantastico!". Ma è un entusiasmo che sfuma : dopo circa tre ore di quell'altalena di mare, mi sento rivoltata come un calzino nella lavatrice, la testa mi gira e sento venirmi degli attacchi di nausea che cerco di controllare.




Per un po' di tempo, alla mia sinistra mi pare di intravedere il luccichio di qualcosa di argentato, ma forse è una mia impressione: riflessi del sole sulla cresta delle onde.
Al rifornimento successivo, però, Salvatore e Andrea, mi diranno che c'era un delfino🐬 (un tursiope per la precisione) che per un po' mi ha accompagnata.
Finalmente, tra un'onda e l'altra, appare Lampione, la nausea è (quasi) passata, mi rianimo, cerco il ritmo (conto e riconto 1-2-3-4) e ho persino il coraggio di gettare un'occhiata fugace alle mie spalle per vedere quanta è lontana Lampedusa.
Andrea mi sprona: forza Lampione è vicina! E in effetti la vedo sempre più grande, anche il colore del mare sta sfumando verso colori più chiari.
Improvvisamente mi si para dinanzi un gommone e sotto di me vedo un sub, ci metto un po' a capire che è Rocco che sta riprendendo il nostro arrivo e che sul gommone c'è Nicola. Poi Rocco con un colpo di pinne si inabissa veloce e Andrea mi fa segno di dirigermi verso una grotta alla mia sinistra.
Sulla parete della roccia è appostato Rocco con la telecamera , lo vedo e mi viene da ridere e per la felicità, smetto di sbracciare e lo saluto sott'acqua 





poi infine tocco la parete di Lampione, alzo le braccia: il Garmin attesta che Sabrina, alias Ronzinante, ha percorso le 10 miglia che separano Lampedusa da Lampione in 7h22min55sec.







Enrico, alias the Lion, che era già arrivato da un pezzo (6h58min), al grido "Peron te xi proprio un ronzino ciò" si tuffa, mi raggiunge e ridiamo perché in quel momento in quel mare, ci sentiamo "felici come spigole" e matti, ma proprio "matti come ricciole che inseguono un branco di alici"**.


Ecco l'avventura è finita, il mare da pelagos, spazio immenso e aperto, si è fatto pontos, ossia, "rotta, traversata, provvidenziale scorciatoia per andare da un luogo all'altro".***
E come al solito il mare 
🌊non si è mostrato amico, bensì complice dell'irrequietezza umana, come ben sapeva Conrad (e come mi ha fatto ricordare Nicola R.).

*     cit. A. Strøksnes - Il libro del mare, Iperborea
**   cit. P. Rumiz - Il Ciclope, Feltrinelli
*** cit. P. Rumiz - Il Ciclope, Feltrinelli


P.S.: come al solito grazie al mio coach Paolo Felotti che mi allena, mi motiva, mi sprona e ci crede, ci crede sempre





😘😘