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mercoledì 31 luglio 2019

Batalla de Rande 2019 in 2 -3 - 4 - 5 parole




Ponte de Rande

Isla de San Simon

Introduzione
La Battalla de Rande è una maratona di acque libere viaggio che si snoda lungo un percorso di 27 km che, partendo dalla spettacolare spiaggia Rodas, di Isla Cíes, nel Parco Nazionale delle Isole Atlantiche, corre lungo l'intera Ría de Vigo , passando sotto il ponte di Rande per finire sull'isola di San Simón (Redondela). In altre parole: un'occasione unica per nuotare in posto spettacolare.

Il percorso può suddividersi in tre tratti: il primo, da Isla Cíes alla boa Borneira (Cangas), sono circa 10 km; il secondo, che arriva fino al Ponte de Rande (circa 22 km); il terzo nella baia di San Simón per finire sull'isola omonima, a circa 27 km dal punto di partenza (http://batalladerande.com/la-prueba/ )

Per l’edizione 2019 alla partenza c’erano 100 nuotatori (tra i quali solo 10 erano donne), suddivisi in 6 sulla base del passo da tenere fino ai primi 12km: gruppo Verde (lento, 2'00´´ / 100 m); gruppo Naranja (medio lento, 1´55´´ / 100 m); gruppo Amarillo (medio, 1´43´´ / 100 m); gruppo Rojo (medio veloce, 1´30´´ / 100 m); gruppo Azul (veloce, 1´20´´ / 100 m). A questi devono aggiungersi 4 nuotatori del gruppo “batalla” (ultraveloce, ≤1 ´20´´ / 100 m).   I vari gruppi sono partiti con partenze scaglionate a partire dalle ore 9 a.m.: Verde 09:00; Naranja 09:20 Amarillo  9:40 h; Rojo 10:00; Azul 10:20 e il gruppo Battalla 10:30.
Ad accompagnarli: 65 barche (3 medici, 11 di controllo, 3 di governo, 40 kayak, 5 di sicurezza e 4 rifornimenti) e 143 volontari (42 kayakers, 13 bagnini, 78 persone di supporto e 10 personale sanitario)
Temperatura acqua 14/16 gradi – Temperatura aria 19 – 20.



Io riesco a percorrere, i 27km (con muta) in 8:332:55 arrivando in 69° posizione nella graduatoria generale: http://batalladerande.com/clasificacion-2019/

Di seguito i risultati delle migliori prestazioni

Top 15 Overall Results:
1. 
Gerard Alemany Mora 5:51:45
2. 
Guillermo Matas Velasco 6:21:08
3. Adrián Bouza Padrón 6:22:50
4. Andrea de la Hera Martin 6:27:23 [first female]
5. Lluís Pijuan Oro 6:28:39
6. Carmelo Santana Sanchez 6:28:40
7. Fernando Tellez Echeandia 6:40:05
8. Marcos Badallo Prieto 6:40:53
9. Eduardo Porset Llantada 6:41:03
10. Sergio Andres Ortega Garcia 6:44:01 [no wetsuit]
11. José Eduardo Do Amaral Ferreira 6:44:18
12. Iskander Sagarminaga Ateaga 6:46:14
13. Alexander Rickett Moratinos 6:54:01
14. Estibaliz Perez Mayorgas 6:55:29 [second female]
15. Alex Zabala Arriola 6:56:39
Top Bioprene [non-wetsuit] Results:
1. Sergio Andres Ortega Garcia 6:44:01 [no wetsuit]
2. Jose Ramon Sanz Rodenas 7:26:40
3. Jesus Carlos Quintas Barros 7:39:02
4. Sergio Castelnuovo Ruiz-Peinado 7:42:50
5. Pablo Tapia Soler 7:49:20
6. Ned Denison 7:56:56
7. Marti Colet 7:58:12
8. Santiago Castello Almazan 8:11:37
9. Alexis Rodriguez Castedo 8:29:24


Ringrazio: lo sponsor Insul.Tecno Group ( https://insultecno.com/ ; https://insultecno.com/la-prima-donna-italiana-a-completare-la-batalla-de-rande/), la mia squadra Gonzaga Sport Club, incluso il coach Paolo Felotti dalla pazienza infinita e last but not least… la mia amica Laura che mi ha accompagnata in questa avventura

La partenza da Isla Cies

Isla Cies: pronti a partire






















Batalla de Rande 2019  in 2 3 4 5 parole
2: Oceano_Atlantico
3: ventidue_giugno_ duemiladiciannove
4: ventisette_chilometri_a_nuoto
5: Percorso_da_ IslaCies_a_IslaSanSimon
5: Passando_sotto:_Ponte_de_Rande
4: Località_Vigo_Rendoleta_(Galizia)
3: centoquattro_nuotatori_selezionati
2: Sabrina_Peron
2: Dubbio:_muta?
3:  Cercare_uno_sponsor
4: Decisione:_Muta_SalifishGRange_Ok…
5: Grazie_allo_sponsor_Insul.Tecno_Group
5. Partenza:_Laura_io_due_zaini
4: Arrivo:_Vigo_vento_freddo
3: Intervista_Briefing_cena
2: Sveglia_Alba
2: Traghetto_IslaCies
3: Ultimi_preparativi_raccomandazioni:
4: Non_fate_gli_eroi!
5: Gruppo_Batalla:_Naranja_passo_unovirgolacinquantacinque
5: Leggero_nervosismo_pronti_partenza_via
5: Prime_sensazioni:_batticuore_respira_batticuore
4: Prime_sensazioni:_braccia_leggere…
3: …testa_leggera_pensieri…
2: …ritmo_felicità
2: passo_unovirgolaquarantacinque
3: stop_troppo_veloci
4: compattare_gruppo_rispettare_ passo
5:…ritmo_felicità_passo_unovirgolaquarandue_stop
5: ricompattare_gruppo_attesa_freddo_ripartenza
4: km12_inizia_la_Battalla:
5: i_gruppi_si_sciolgono_e
5: i_nuotatori_procedono_in_solitaria
4: entra_la_marea_dell’Atlantico
3: scende_la_temperatura
2: acqua: 14
2: aria: 19
3: perdo_il_ritmo
4: onde_sballottolio_bracciata_inefficace
5: demoralizzata_rallento_qualcuno_mi_supera
5: mi_attacco_alla_sua_scia…
4: fino_al_rifornimento_successivo
3: lì_rifiato_e
2: ritrovo_il…
2: gruppo_naranca
3: riparto_nuoto_guardo
4: il_ponte_sembra_vicino…
5: sembra…_mai_guardare_avanti
5: quanto_è_lontano_’sto_ponte?
4: Ponte_de_Rande_in…
3: avvicinamento_così_almeno…
2: pare_credo
2: sono_confusa
3: canticchio:_sotto_il...
4: ponte_ci_son_tre_
5: bombe / passa_il_lupo_e_
5: non_le_rompe / passa_il
4: re /ne_rompe_tre
3: passa la_regina /
2: ne_rompe
2: una_dozzina /
3: passa_il_reggimento…
4: e_passo_pure_io!
5: ultimo_rifornimento_riparto_vorrei…
5: stare_in_scia_restare_in...
4: niente: persa_la scia
3: Isla_San_Simon
2: vicina_sempre
2: più_vicina
3: le_ultime_bracciate
4: tocco_l’arrivo: no_me
5: par_vero, ciò!_reto_conseguido!






Per saperne di più:








venerdì 26 luglio 2019

Fuori Linea #5 Ammuri


Ammuri


Pare che lei non se ne sia mai andata. Invece è passato un intero inverno ed ora è di nuovo primavera nella casa piena di sole sotto l’Eurako.
Quando lei era lì pareva che ci fosse stata da sempre, gli sembrava che appartenesse a quella terra, e a lui, come una promessa.
A lei piaceva passiàri per la campagna, camminava e camminava. Ammuri muto e fedele non lasciava mai il suo fianco. E non lasciava avvicinare nessuno, neppure Nina, che finito di stinniccchiarsi in cucina, passiàva con loro, poco distante.
- Il tuo cane deve avermi scambiato per una delle tue pecore, - diceva lei ridendo felice.
Lui la guardava e gli ridevano gli occhi e pensava a quanto gli piaceva metterla alla pecora: a letto, in cucina, in sala, sotto un albero di olivo. Un animale, quella donna lo faceva diventare un animale.
Si arrotolò un’altra sigaretta. La casa era vuota. Nina era scappata.
- Non l’hai cercata?
- Abbiamo firriàto pedi pedi du jorna tutta la campagna prima di ritrovarla.
- E dov’è adesso?
Ha un moto di fastidio, la voleva lì pronta, a cosce aperte e invece lei stava a dumannari, a inquisiri, a siddiari.
- Giovannella, non la vuole un’asina che si stinnicchia in cucina e poi scappa. L’ho data via, ma a brave persone.
Giovannella è la sua amante, lì facente funzioni di moglie, da quando sua moglie si è ammalata e si è trasferita a vivere in città e lui è lì solo in quella grande casa sotto l’Eurako e Giovannella si preoccupa e si prende cura e ci abbada.
- Vieni qui Nicuzza, vieni vicino a mia, veni vita mia, veni.
Ma lei cocciuta più di Nina carezzava Ammuri e non si cataminava. Entrambi lo guardavano muti, ma come si mosse verso di lei, il cane ringhiò piano.
Si arrotolò un’altra sigaretta, guardò la casa, la Casa di Nina senza Nica, non era più.

venerdì 12 luglio 2019

Fuori linea #4 - La cursa


Fuori Linea #4

«Sai cos`è la nostra vita? La tua e la mia?
Un sogno fatto in Sicilia.
Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando»
(L. Sciascia - Candido)





La cursa


Pare inverno, ma è ancora autunno e, pure se la giornata è chiara, fa freddo anche in terra di Sicilia.
- Amuní, facciamo una passeggiata, - dice.
Lei pensa una passeggiata a piedi, ma lui prende l’auto. È un’Alfa Romeo GTV6 del 1981. Nobile e decaduta come ogni cosa in quella casa solitaria sotto l’anticlinale del Monte Eurako.
Lei la chiama la Casa di Nina, per l’asinella che la mattina, mentre prepara il caffè, scalcia alla porta per entrare in cucina, a stinnicchiarsi.
Lui è vecchio e dimostra più anni di quelli che ha. Ma gli piace atteggiarsi ancora da fimminaro, ricco e potente. Anche se ora gli son rimasti solo debiti, guai e una moglie malata.
Per questo l’ha portata lì. L’ha chiavata tutto un giorno e una notte. Per allontanare quelle ombre scure che gli gelano le gambuzze corte. Ora s’è fatto di nuovo giorno e si arrotola la prima sigaretta:
- Nica, - la chiama, - Nicuzza prepara il caffè che andiamo a fare una passeggiata.
Lei vuole il mare: il mare d’inverno, chiede. Scaglie azzurre che palpitano lontane, si intravedono da sotto i merletti delle foglie degli alberi d’olivo che sommergono la casa.
Non risponde, non spiega, sigaretta in bocca, finisce di lucidare l’Alfa.
- Acchiana, - dice.
Lei sale, si sistema su un sedile da corsa, sporco, malandato, si allaccia una cintura di sicurezza allentata che non assicura più nulla.
- Dove andiamo?
Non risponde, guida e si arrotola un’altra sigaretta.
- Non metti la cintura?
E’ siddiato, non risponde, tutte quelle domande lo infastidiscono. Mussia un no.
Ora è di nuovo padrone: auto da corsa, ‘na fìmmina a fianco, rolex al polso, sigarette. Guida veloce e sicuro.
Le Madonie si snodano sotto le ruote dell’Alfa.
- La cursa, - dice.
Lei non capisce.
- Questo è il circuito Florio,- spiega, - Ma di corse che ne sai tu, Nicaredda. Ci sono nato, ci sono cresciuto, su questo circuito guidavo che non avevo ancora la patente.
Bar, caffè, ancora una sigaretta e poi un’altra. E riprendono la passeggiata.
Lei è irritata. Lui ha chiamato la moglie. Una lunga telefonata. Lei ha aspettato, seduta sola al tavolino del caffè. Uomini che la fissavano.
Risalgono in auto. La strada è deserta.
- Fammi vedere che pilota sei.
- Ti spagni.
- Non mi spagno di nenti.
Non la guarda neppure. Preme l’acceleratore, l’Alfa risponde docile. Lei guarda fisso davanti. Lui accelera ancora e poi ancora. Tra loro cresce un silenzio ostile, la strada, invece, é un nastro di velluto che scorre via, mentre il paesaggio madonita si dilata duro, come il loro silenzio.
Lui vorrebbe che gli dicesse basta, smetti, va bene così, ma lei laconica snocciola numeri: 150, 180, 185, 188, 195, 200.
Non lo dirà mai, lo sa. Sospira, decelera gradualmente, rallenta, accosta, si ferma. Ha un leggero tremito alle mani, è rosso in volto, si prepara un’altra sigaretta.
- Qui mi capitò un incidente, stavo per superare quel gran pezzo di cornuto di un mio amico. Perché in gara son tutti cornuti, anche gli amici. Mi si parò innanzi il muro.
Lei lo guarda, non chiede, non risponde, non vuole sapere.
Riparte, piano.
Arrivano a casa senza scambiarsi una parola. Entrati lui è preso da un furore muto, la spoglia, vuole prenderla ancora e ancora, gli fa sangue, la sente docile e morbida tra le sue mani.
Poi lei con uno ciauto caldo, gli sussurra all’orecchio: - A cardioaspirina, ta scurdasti.
Le si sguscia via da sotto, va in cucina e fa entrare Nina a stinnicchiarsi un po’.
Lui rimane seduto sul bordo del letto, il volto paonazzo, l’uccello moscio e grigio tra le gambe sottili e bianche e quel gelo che risale e risale.

martedì 2 luglio 2019

Open Swim Stars Harmonie Mutuelle Paris





Open Swim Stars Harmonie Mutuelle Paris (15.06.2019) - Breve cronaca in ordine cronologico degli accadimenti:
  • arrivo a Parigi (in treno perché è più romantico)
  • arriva anche l’allergia (troppa natura a Parigi
  • scarpino per Parigi (come se non ci fosse un domani ...con una gara di nuoto)
  • deviando dalla mia massima di nuotare senza muta...indosso la muta nuova (perché la ragione ha le sue ragioni che il cuore disconosce 💔- cit. tale Biagio Pascale in Peron lontano epigono di Blaise Pascal). A proposito, grazie a Insul.Tecno Group S.r.l. (https://insultecno.com) per la sponsorizzazione della nuova muta 🤩🤩
  • l'amica che mi accompagna si prende una giornata di libertà, se ne va a spasso per musei parigini, omettendo di farmi da badante. Risultato: mi distraggo, non sento la chiamata e perdo il bus-navetta della 10 km (devo migliorare la mia comprensione del francese)
  • cerco un taxi (mission impossible)
  • mi presento supplice dagli organizzatori (🙏🙏) e mi iscrivo last minute alla 5km 
  • riesco a salire sull’ultimo bus-navetta in partenza per la 5 km (nel frattempo la muta si è trasformata in una sauna e Blaise Pascal se la ride di cuore💗)
  • il via della partenza mi coglie impreparata (sono troppo impegnata a starnutire - l’ho già scritto? ...troppa natura a Parigi)

  • sacramento come solo un veneto sa fare e mi tuffo (pressoché per ultima)
  • constato che l’antiappannante che ho messo sugli occhialini ha creato un effetto nebbia spettacolare (di fatto ho nuotato nella scighera di Milano a novembre)
  • scopro che - salvo il tratto iniziale e quello finale - ci fanno nuotare controcorrente (ma per fortuna non è una correntona)
  • nuotando alla cieca ma con super-poteri della muta (e dei sacramenti in veneto) rimonto una posizione via l’altra (ahpperó com’è tutto più facile con la muta)

  • tra una bracciata e l’altra raccolgo un po’ di alghe (sopratutto verso l’arrivo)
  • esco dall’acqua e riprendo a starnutire (ma davvero, quanta natura c’è a Parigi?)
  • finisco a podio con un secondo posto di categoria (old ladies) e vengo premiata da due veri campioni del nuoto olimpico francese